Nuova Opel Astra

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Cherasco city (CN)
Eccola finalmente, senza veli la nuova Opel Astra che vedremo per la prima volta il 17 settembre in occasione del Salone di Francoforte. Ufficiali anche le dimensioni: sarà nettamente più lunga dei 4,25 metri attuali raggiungendo 4,42 metri e diventando così la vettura più lunga del suo segmento dopo la Mazda3 (4,46 metri) e, grazie a un passo cresciuto di 71 mm, promette un’abitabilità nettamente migliore dell’attuale (che certo non demeritava) insieme ad altre soluzioni per sfruttare nel modo più flessibile lo spazio. Spicca inoltre il nuovo stile, ispirato chiaramente alla Insignia che sta ottenendo tanto successo, più filante e meno spigoloso che veste un pianale (denominato Delta II) completamente nuovo, destinato a dare vita a molti altri modelli. All’interno di quale gruppo, per ora è davvero difficile dirlo.

Molto curata appare l’aerodinamica che, seppure non dichiarata, ha avuto un’attenzione speciale come dimostrano le 600 ore trascorse dai tecnici Opel in galleria del vento. Ancora mistero invece sull’abitacolo, ma non dovrebbero esserci sorprese, nel senso che anche qui la lezione della Insignia sarà ben visibile, non solo nel design, ma anche nella tecnologia tanto che la nuova Astra avrà sul tunnel centrale il freno di stazionamento elettrico e la manopola di controllo tipo iDrive portando inoltre nel segmento C alcune meraviglie della sorella maggiore come l’Opel Eye, che legge la strada e i cartelli evitando indesiderati salti di corsia e visualizzando i limiti di velocità in tempo reale, e i fari AFL+ che adattano potenza e orientamento del fascio luminoso in base alle condizioni di guida e di traffico. Anche i sedili saranno quelli ergonomici della Insignia.

L’Astra promette un comportamento stradale ulteriormente migliorato grazie anche alle carreggiate allargate e alle sospensioni che adottano lo stesso schema (anteriori tipo McPherson e posteriori ad assale torcente) e il sistema di gestione elettronicoFlexRide dotato di ammortizzatori a controllo elettronico che interagiscono con sterzo, gestione del motore ed ESP. In questo modo, grazie a un pulsante, si può variare la dinamica dell’automobile da confortevole a sportiva. Si tratta di una tecnologia che la Opel compatta aveva portato per la prima volta nel segmento già con l’attuale generazione presentata nel 2002 e che la Golf ha introdotto per la sua sesta generazione. Inutile dire che è ancora la regina di Wolfsburg l’obiettivo della nuova Astra.

La gamma motori, tutti Euro 5, vedrà vecchie conoscenze opportunamente aggiornate accanto a novità assolute. Tra i benzina ci saranno unità con cilindrate comprese tra 1,4 e 1,6 litri con potenze comprese tra 100 a 180 CV, particolarmente interessante è il nuovo 1.4 turbo a iniezione diretta da 140 CV che sostituisce l’1.8 e risponde a pieno alla filosofia del downsizing offrendo coppia e potenza elevate accanto a consumi ed emissioni di CO2 molto contenute. I Diesel con cilindrata compresa tra 1,3 e 2 litri avranno potenze da 95 e 160 CV e il filtro antiparticolato di serie. I cambi, tranne per le versioni meno potenti, saranno tutti a 6 rapporti, compresi gli automatici dotati ovviamente di modalità sequenziale. Si parla inoltre insistentemente di un nuovo cambio a doppia frizione e persino di una versione a trazione integrale mentre la versione sportiva OPC (2 litri turbo a iniezione diretta da oltre 260 CV che ora equipaggia la roadster GT) arriverà nel 2010 insieme alla variante coupé 3 porte anticipata, con ogni probabilità, dalla station wagon, vecchio cavallo di battaglia dell’Astra.