ciao ragazzi....oggi ho letto quest'articolo,magari a qualcuno interessa..
il primo passo per la liberalizzazione del tuning e stato fatto:dal 24 settembre si possono sostituire i componenti dell'impianto frenante senza incappare in multe e sequestro del libretto. E stato fatto il primo passo,in Italia, per la liberalizzazione del tuning e questo sta a significare che forse qualcuno ha capito che nel mondo dell'after-market c'è da migliorare nn solo le prestazioni ma anche la sicurezza dell'auto con componentistica a volte nettamente superiore a quelli degli equipaggiamenti di serie.Si intende per sistemi frenanti,ossia l'insieme dei dischi freno ed eventualmente da uno a più dei seguenti accessori,pinze freno,pastiglie,adatatori,tubazioni di collegamento sensori e pompe,questi possono essere diversi per i materiali utilizzati,le forme,la grandezza rispetto agli impianti di 1 equipaggiamento ed essere combinati in modo diverso tra loro.
I veicoli su cui e permessa la sostituzione sn quelli della categoria m1,ossia i veicoli con una massa inferiore a 3,5 tonnellate..molti di noi già lo sanno per esperienza diretta o meno che chi apportava 1 modifica sostanziale alla propria auto rinunciando ad affrontare il faticoso perlopiù fallimentare per ottenere il nulla-osta della casa produttrice e la successiva modifica dell' omologazione presso la motorizzazione civile,andava incontro al sequestro della carta di circolazione oltre alla pesantissima sanzione...
Non serve più il nulla-osta della casa costruttrice e basta l'aggiornamento della carta di circolazione in Motorizzazione... tutte le aziende che lavorano nel settore automotive possono produrre e vendere impianti frenanti,l'omologazione pubblica la ottengono oggi le aziende che producono componentistica after-market per gli impianti frenanti,l'utente finale si limita a comprare un prodotto già omologato,farlo installare e portarsi a casa un certificato di omologazione e un certificato di installazione da parte dell'officina.
il primo passo per la liberalizzazione del tuning e stato fatto:dal 24 settembre si possono sostituire i componenti dell'impianto frenante senza incappare in multe e sequestro del libretto. E stato fatto il primo passo,in Italia, per la liberalizzazione del tuning e questo sta a significare che forse qualcuno ha capito che nel mondo dell'after-market c'è da migliorare nn solo le prestazioni ma anche la sicurezza dell'auto con componentistica a volte nettamente superiore a quelli degli equipaggiamenti di serie.Si intende per sistemi frenanti,ossia l'insieme dei dischi freno ed eventualmente da uno a più dei seguenti accessori,pinze freno,pastiglie,adatatori,tubazioni di collegamento sensori e pompe,questi possono essere diversi per i materiali utilizzati,le forme,la grandezza rispetto agli impianti di 1 equipaggiamento ed essere combinati in modo diverso tra loro.
I veicoli su cui e permessa la sostituzione sn quelli della categoria m1,ossia i veicoli con una massa inferiore a 3,5 tonnellate..molti di noi già lo sanno per esperienza diretta o meno che chi apportava 1 modifica sostanziale alla propria auto rinunciando ad affrontare il faticoso perlopiù fallimentare per ottenere il nulla-osta della casa produttrice e la successiva modifica dell' omologazione presso la motorizzazione civile,andava incontro al sequestro della carta di circolazione oltre alla pesantissima sanzione...
Non serve più il nulla-osta della casa costruttrice e basta l'aggiornamento della carta di circolazione in Motorizzazione... tutte le aziende che lavorano nel settore automotive possono produrre e vendere impianti frenanti,l'omologazione pubblica la ottengono oggi le aziende che producono componentistica after-market per gli impianti frenanti,l'utente finale si limita a comprare un prodotto già omologato,farlo installare e portarsi a casa un certificato di omologazione e un certificato di installazione da parte dell'officina.
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